Traffic shaping
- Dino
- 16 feb 2017
- Tempo di lettura: 3 min

Il bello dell'Inglese è che in una parola riesci a estrapolare un concetto a volte anche complicato. Descriverlo in un italiano semplice diventa veramente difficile.
Traffic shaping racchiude uno di questi concetti.
To shape vuol dire dare forma, trovare forma. In informatica ha moltissimi utilizzi, basta pensare per esempio agli shape che venivano usati negli anni 80 per realizzare i giochi ai PC (Commodore 64 C16 Amiga, Sega, Amstrad, Apple IIc, Sinclare fino al MSX).
Lo shape è anche un'impronta per esempio una data gg/MM/yyyy che mi dice che devo riempire un campo come giorno mese e anno intervallati da "/".
Se ci mettiamo davanti la parola traffic definiamo un apparato che si trova tra il nostro PC e la nuvoletta di internet che verifica particolari utilizzi delle nostre attività su internet.
Quindi il Traffic Shaping è il controllo di quello che noi chiediamo e otteniamo dalla rete. Se quello che chiediamo rientrerà in un certo schema, allora succederà qualcosa. Solitamente l'azione che l'apparato adotta è quella di bloccare la navigazione.
Se chiedete a un qualsiasi Internet Provider se hanno sistemi del genere, vi diranno che non esistono, ma vi posso assicurare che ci sono ed, se incappate in uno di questi blocchi, è la fine.
Capiamo i motivi
Il Motivo è dovuto principalmente a una regolamentazione che è inesistente e alle carenze di infrastrutture presenti nel nostro paese. Possiamo paragonare la connessione internet a un tubo, il cui ti porta l'acqua a casa. Se tutti aprissimo contemporaneamente il rubinetto, il sistema perderebbe di pressione e nessuno riuscirebbe a bere il bicchiere d'acqua.
Quindi alla base di tutto c'è una necessaria razionalizzazione. Se diventassi un utente che fa spam, ti bloccherebbero la porta per inviare le mail, se scaricassi film su P2P ti bloccherebbero l'accesso quando attiveresti il programma P2P (Emule, uTorrent...).
Quindi la necessità di bloccare o limitare il traffico è importante per permettere a tutti di continuare a navigare.
Benvengano questi sistemi di controllo, infatti senza di essi il farwest sarebbe alle porte e dopo poco tempo nessuno riuscirebbe più a navigare in alcun modo.
Cosa potrebbe succedere
In alcuni casi può succedere che il sistema identifica un programma legittimo come un'attività da bloccare, per esempio il download di molteplici foto o di un programma per sincronizzare i documenti nel cloud, come Onedrive, Google Drive e Dropbox.
A questo punto ogni volta che il programma tenterà di accedere ad internet, verrà riconosciuto dal Traffic Shaping, il quale bloccherà l'accesso alla rete per tutti i PC.
Soluzione
Non esiste soluzione al momento. Il blocco sulla tua linea è impostato e sarà attivo per un tempo che sarà indefinito. Se chiami il provider negherà l'esistenza di questi blocchi (non sono previste limitazioni a livello contrattale), quindi il sistema non funziona semplicemente perché tu non sei in grado di gestire la tua rete. Dall'altro lato ti faranno le verifiche del caso, dimostrandoti che i loro sistemi sono tutti attivi e che il problema è solo tuo.
Questo ti costerà 30 euro + IVA sulla prossima bolletta.
Morale della favola, i controlli vanno bene e sono necessari, ma gli operatori devono essere onesti e informare i tecnici che esistono delle limitazioni evitando che il farwest si abbia da un'altra parte, la stessa che ha l'utente, il quale ad un certo punto non sa più come risolvere il suo problema di connessione.
Dino S.
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